Carteggio di Spinoza
- edizioniarteepoesi
- 28 apr 2023
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(...) <<...aspetterò che gli uomini di guerra siano sazi di sangue e se ne stiano quieti, per riprendere un po' di forze. Se vivesse quel celebre irrisore, morirebbe certo dal ridere (Spinoza qui si riferisce a Eraclito). A me, invece, tutto questo finimondo non muove né al riso né al pianto; mi incita piuttosto a filosofare e a osservare meglio la natura umana. Non ritengo che mi sia lecito, infatti, irridere la natura <umana> e tanto meno deplorarla, quando penso che gli uomini, come ogni altra cosa, sono soltanto una parte della natura, e io ignoro in che modo ciascuna parte si accordi con il tutto e sia coerentemente connessa alle altre. E scopro che solo per questo difetto di conoscenza mi sembravano in precedenza vane, disordinate, assurde quelle cose della natura che percepivo solo in parte e in forma mutila, e che non si accordavano minimamente con la nostra mente filosofica. Ma ormai lascio vivere ciascuno come vuole e, se vogliono, muoiano pure in difesa del loro bene, purché a me sia consentito vivere per la verità.>>(...)
B.Spinoza
[Tratto dal carteggio Spinoza - Oldenburg]




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